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Diritti&Rovesci in Europa: candidati a confronto con Fisascat Cisl Lombardia

Diritti&Rovesci in Europa: candidati a confronto con Fisascat Cisl Lombardia

Questa mattina presso l'Auditorium San Fedele, via Hoepli, Milano, la Fisascat Cisl Lombardia ha messo a confronto i rappresentanti politici delle otto liste che si presentano alla maratona elettorale per il Parlamento europeo.  “Diritti&Rovesci in Europa”, questo il titolo, ha visto protagonisti i candidati della circoscrizione Nord Ovest che hanno potuto confrontarsi sulle tematiche del lavoro e delle energie rinnovabili e del welfare con il segretario generale della Fisascat Cisl nazionale Davide Guarini.

Presente al faccia a faccia anche il segretario generale Fisascat Cisl Lombardia Ivan Notarnicola . I candidati presenti all’iniziativa: Angelo Ciocca (Lega); Federica Picchi (Fratelli d’Italia); Massimiliano Salini (Forza Italia); Cecilia Strada (Pd); Gaetano Pedullà (Movimento Cinque Stelle); Daniele Nahum (Azione); Marco Taradash (Stati Uniti D’Europa: Italia Viva e + Europa) e Arianna Bettin (Alleanza Verdi e Sinistra Italiana).

Il confronto tra le forze politiche e Davide Guarini, moderato da Alessandro Galimberti, giornalista professionista, già presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha acceso il faro sul ruolo fondamentale dell'Europa su temi come il lavoro, dinamiche salariali e potere di acquisto, il rinnovo dei contratti, la formazione, le politiche in sostegno della famiglia e dei giovani, politiche energetiche e i conflitti di guerra.

Davide Guarini, segretario generale Fisascat Cisl nazionale, ha commentato: “Crediamo che l’Europa debba fare un salto avanti e diventare Europa sociale. Dobbiamo ripartire dalla solidarietà sperimentata nella fase Covid. Il Patto di Stabilità non va in questa direzione. Chiediamo a chi ci rappresenterà nel Parlamento Europeo di fare molta attenzione. Occorre compiere fino in fondo il percorso di integrazione, rafforzando un modello di sviluppo inclusivo e partecipativo, generando stabilità geopolitica e maggiore crescita attraverso il lavoro e procedere a passo spedito verso la costruzione degli Stati Uniti di Europa, superando gli squilibri sociali e territoriali con la stessa determinazione degli anni della pandemia. Costruiamo insieme un’Europa politica ed economica, pilastro di una pace giusta, di libertà e democrazia, di un lavoro dignitoso da porre al centro delle dinamiche di integrazione e sviluppo”.

Gli interventi degli otto candidati che hanno partecipato al confronto

Angelo Ciocca, Lega: "Le politiche europee ci mettono ogni giorno un mattone nello zaino e non ci permettono di valorizzare ciò che abbiamo dal nostro made in Italy alla risorsa più importante che sono i dipendenti. Dobbiamo valorizzare il ruolo delle donne nel lavoro e dei diversamente abili, ma in un contesto di concorrenza leale, perché altrimenti gli ultimi resteranno sempre dietro a chi sta fuori dall’Europa dove c’è sfruttamento anche minorile”.

Federica Picchi, FdI: "Le forze trainanti del nostro Paese sono le medie e piccole imprese e occorre che si tenga conto di questa realtà anche in Europa. Noi crediamo al benessere dei lavoratori, al lavoro a tempo indeterminato e alla salute delle nostre imprese. Da risolvere c’è il tema del dumping salariale, dovuto al fatto che ci sono politiche del lavoro diverse da paese a paese. Bisogna creare un settore di lavoro sano con salari più profittevoli che permetta alle famiglie una vita più tranquilla”.

Massimiliano Salini, Forza Italia: "l’Italia ha un difetto grave, ovvero, che gli stipendi non sono adeguati alle capacità delle persone che lavorano nel nostro mercato. Per costruire un mercato del lavoro adeguato occorre aumentare la produttività delle nostre imprese in modo tale che le risorse a disposizione delle imprese stesse siano adeguate alle loro competenze"

Gaetano Pedullà, Movimento 5 Stelle: "Il Movimento spingerà in Europa un cambio di passo per disarmare la guerra, abbattere i costi della transizione green, far salire gli stipendi e ridurre le diseguaglianze economiche”.

Arianna Bettin, AVS: "Basta politiche che mettono in fuga i giovani dall'Italia, basta con gli stage non retribuiti, vogliamo una battaglia a livello europeo anche sul congedo di maternità e paternità equiparato"

Cecilia Strada, Pd: "La battaglia che porteremo in Europa è quella cruciale, ci sono più di tre milioni di lavoratori poveri con un salario sotto la soglia minima per poter vivere una vita libera e dignitosa"

Daniele Nahum (Azione): "Abbiamo il dovere di aiutare le PMI vessate dalle tasse, alleggerire la pressione fiscale e migliorare i contratti collettivi"

Marco Tadarash, Stati Uniti D'Europa: "Se l'Europa non farà il salto di qualità ci sarà la disintegrazione. Non cresce il salario perché non cresce la produttività e questo perché l'impresa in Italia non riesce a fare investimenti d'impresa perché il Governo nazionale negli ultimi anni non ha attivato investimenti".








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