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Milano
Strada ed Emergency: una onlus con i conti in crescita... come una start up
Cecilia e Gino Strada

Strada ed Emergency: una onlus in crescita... come una start up

Cecilia Strada è uno dei nomi identitari di peso individuati da Elly Schlein per guidare le liste Pd alle Europee. La figlia del fondatore di Emergency Gino Strada si candida nella circoscrizione Nord-Ovest. Non senza qualche malumore da parte della base. Il suo impegno, ha spiegato lei stessa, è per portare a Bruxelles le sue battaglie  "contro ogni disuguaglianza, per la giustizia sociale e diritti umani".

Emergency nel racconto di Affari: una Onlus con la crescita economica di una start-up

I valori che da sempre la contraddistinguono. Quelli di Emergency, di cui è stata presidente per anni sino allo strappo del 2018. Sotto la sua presidenza emerse anche un'altra caratteristica - forse ancora più sorprendente - della Ong fondata nel 1994: i suoi conti straordinariamente positivi. Ne aveva scritto per primo proprio Affaritaliani.it Milano, con un articolo del 22 agosto 2016 che fece molto discutere. Al 31 dicembre 2015, raccontavamo all'epoca, la creatura di Gino Strada aveva chiuso il bilancio con ricavi del 33% superiori all'anno precedente. E utili per sette milioni, con quasi nessun debito verso le banche. Patrimonio netto di 30 milioni di euro e ben 19 milioni di  liquidità. Numeri e tassi di crescita più da start-up che da onlus, annotavamo.  

La scelta di Cecilia Strada di lasciare Emergency

L'articolo di Affari accese i riflettori su un aspetto che sarebbe via via divenuto sempre più centrale nel dibattito interno alla Ong. Dentro la quale si stavano manifestando due anime: quella che aspirava a tenere quanto più possibile le distanze da governi, istituzioni o aziende private. E quella che invece cominciava a dialogare sempre più con tali realtà, non disprezzando la possibilità di ottenere fondi e finanziamenti da reinvestire per le proprie benemerite attività. La posizione di Cecilia Strada? Apparentemente contraria a quella più "laica" del direttore esecutivo, ovvero il padre. Tanto da lasciare nell'aprile del 2018 il suo ruolo di presidente. La separazione avvenne nel modo più soft possibile, con un post sui social dai toni affettuosi e concilianti. Anche se secondo alcuni il dietro le quinte non fu altrettanto idilliaco. Sia come sia: questo è parte della storia di Cecilia Strada, per anni presidente di una "onlus da piazzare in Borsa", come titolavamo nel 2016...








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